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Il disturbo ossessivo compulsivo da relazione (ROCD)

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Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC o OCD) da relazione

consta in una sintomatologia ossessivo-compulsiva focalizzata sulle relazioni intime.

Il ROCD si manifesta con dubbi e preoccupazioni ossessive riguardo alle relazioni intime e con comportamenti compulsivi eseguiti al fine di alleviare il disagio associato alla presenza e/o al contenuto delle ossessioni.

Le ossessioni spesso si presentano sotto forma di pensieri (ad esempio, “è il ragazzo giusto per me?”) ma possono anche verificarsi sotto forma di impulsi (ad es. lasciare il partner attuale).

I comportamenti compulsivi nel ROCD includono controlli ripetuti dei propri sentimenti e dei propri pensieri verso il partner o verso la relazione (es “Sono veramente innamorata?”), confronti tra il partner o la relazione e altre persone/relazioni, ricerche di rassicurazione attraverso ricordi positivi con il proprio partner.

Queste immagini/pensieri intrusivi sono in genere ego-distonici in quanto contraddicono l’esperienza soggettiva nella relazione (ad es. “sento di amarla, ma non riesco a non mettere in discussione i miei sentimenti”).

Tali intrusioni sono percepite come inaccettabili e indesiderate e spesso provocano sensi di colpa e vergogna riguardo al loro verificarsi e / o contenuto.

L’età di esordio del ROCD è sconosciuta, dall’esperienza clinica emerge un’insorgenza dei sintomi nella prima età adulta.

Alcuni individui, tuttavia, rintracciano l’inizio dei primi sintomi in corrispondenza di fasi significative della relazione come ad es. sposarsi o avere figli.

Sebbene i sintomi del ROCD possano manifestarsi anche al di fuori di una relazione di coppia, essi sembrano essere particolarmente invalidanti se vissuti nel corso di una relazione stabile.

 

Come si sviluppa e mantiene il disturbo ossessivo compulsivo

L’eziologia e il mantenimento dei sintomi del ROCD sono molto molteplici e implicano una combinazione di fattori.

Innanzitutto sembra che i soggetti con ROCD attribuiscano enorme importanza alla relazione di coppia come elemento fondante del proprio valore; di conseguenza, essendo la loro autostima strettamente connessa al dominio relazionale, diventano necessariamente ipervigili su tutto ciò che concerne la relazione.

Inoltre credenze specifiche ed estremamente rigide sulle relazioni sembrano essere particolarmente rilevanti per il mantenimento e lo sviluppo del DOC da relazione (es. “sarebbe grave e immorale stare in una relazione su cui si hanno dei dubbi…se non sono sempre felice in sua compagnia è perché non lo amo veramente”).

Infine, tendenze perfezionistiche, scarsa tolleranza all’incertezza, responsabilità ipertrofica sono alcune delle credenze tipiche del ROCD.

 

Trattamento del disturbo ossessivo compulsivo

Come per gli altri tipi di disturbo ossessivo compulsivo, anche il DOC da relazione richiede un intervento psicologico solo quando provoca angoscia significativa ed è invalidante.

Il trattamento d’elezione anche il questo tipologia di DOC risulta quello cognitivo-comportamentale.

Lo scopo iniziale dell’intervento è la riduzione del ciclo ossessivo-compulsivo in modo da consentire al paziente di avere una maggiore consapevolezza di ciò che accade all’interno della relazione.

L’intervento sarà poi modulare e tarato sul paziente sulla base della sua specificità (per es. mirato al trattamento dell’elevato senso di responsabilità e/o perfezionismo e/o credenze sul valore di sé, ecc.)

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