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Staccare la spina per ricaricare il cervello

Hai notato che ultimamente i tuoi livelli di attenzione sono in calo?

Secondo uno studio di Microsoft, l’essere umano medio, ad oggi, ha un intervallo di attenzione di otto secondi (pare che persino un pesce rosso arrivi ad un intervallo di attenzione di 9 secondi!) registrando così una diminuzione rispetto ai 12 secondi di 20 anni fa. Più angosciante è il fatto che un nuovo disturbo riconosciuto come ADT, Attention Deficit Trait, sta raggiungendo proporzioni epidemiche sul posto di lavoro.
Questo disturbo è caratterizzato da agitazione, distraibilità ed impazienza; l’ADT impedisce ai dipendenti di prendere decisioni intelligenti, stabilire priorità e gestire il proprio tempo.

Le cause

La causa di questi fenomeni? Gli esseri umani sono bombardati da troppe informazioni.
Il sovraccarico di informazioni è oggi un problema serio. L’assalto di nuovi contenuti creati e diffusi quotidianamente via Internet è travolgente, tanto che Mitchell Kapor, il fondatore di Lotus Development Corporation che ha progettato Lotus 1-2-3, ha affermato che “ottenere informazioni da Internet è come cercare di bere da un idrante”. Secondo la psicologa ed esperta di attenzione Lucy Jo Palladino, Ph.D., autrice di “Trova la tua zona di attenzione”, è innegabile che il tentativo di elaborare le troppe informazioni provenienti dal mondo iper-connesso di oggi influiscano negativamente su ansia e stress. Le conseguenze sono un incremento del senso di affaticamento, difficoltà di concentrazione, distrazione, sovraccarico e stanchezza mentale.
Con la posta elettronica e i social media che ci seguono ovunque andiamo, è ancora più importante lasciare che di tanto in tanto i nostri cervelli si prendano una pausa. Secondo Hortense le Gentil, autore del libro “Aligned: Connecting Your True Self with the Leader You’re Meant to Be”, “Le pause ti consentono di fare il check-in con te stesso e fare rifornimento. Il check-in ti aiuta ad allinearti con te stesso mentre fai un passo indietro, prendi una certa distanza, ricordi a te stesso il “perché” ed esamina se i tuoi pensieri, le tue parole e le tue azioni sono congruenti.”

Sfrutta l’energia

Cosa ti dà energia? Uno dei clienti di Gentil ha imparato a prendere fiato tra una riunione e l’altra, permettendosi di sedersi un pò e prendere un caffè prima di tornare in ufficio. In alternativa, forse potrebbe funzionare anche ascoltare un pò di musica per alcuni minuti. Altre opzioni includono uscire dall’ufficio per camminare e schiarirsi le idee, parlare con un amico, scrivere su un diario o leggere un buon libro.

Pratica la consapevolezza

Un modo efficace per fare rifornimento e recuperare spazio mentale è quello di sospendere il passato e il futuro e rimanere nel momento presente. Questa capacità di riportarti al presente è conosciuta come Mindfulness.
La Mindfulness e altre forme di meditazione hanno dimostrato scientificamente di essere tra le tecniche più efficaci per recuperare quello spazio mentale. Questo è il motivo per cui molte aziende tecnologiche della Silicon Valley spesso iniziano incontri con pochi minuti di silenzio. Si dà a tutti nella stanza la possibilità di schiarirsi le idee e concentrarsi. Ma come qualsiasi altra cosa, la capacità di stare nel presente è un’abilità che richiede pratica. Google ha iniziato a incoraggiare il suo personale a frequentare un training di meditazione consapevole già nel 2007, e la pratica si è ora diffusa ben oltre la Silicon Valley fino ad aziende come Goldman Sachs e General Mills.
La meditazione ha dimostrato di provocare profondi cambiamenti nella struttura del cervello nel tempo, rafforzando le aree associate al controllo emotivo, memoria, introspezione, attenzione e pensiero astratto. Quando il tuo cervello si prende una pausa non smette di funzionare, anzi consente a molti processi mentali di svolgersi, proprio come i processi fisiologici essenziali che avvengono mentre dormi.
Pare che Albert Einstein e Salvador Dali vagassero regolarmente tra il sonno e la piena consapevolezza, uno spazio in cui la parte lineare e analitica delle loro menti allentava la presa, permettendo all’intuizione di prosperare. La ricerca mostra che anche quando ci rilassiamo o sogniamo ad occhi aperti, il cervello non rallenta o smette di funzionare.
I tempi di inattività cerebrali ripristinano effettivamente l’attenzione e la motivazione, incoraggiano la produttività e la creatività ed è essenziale per raggiungere i nostri massimi livelli di prestazione. Quindi la prossima volta ti senti in colpa per esserti fermato e cullato nel “non fare nulla”, ricordati solo che stai facendo qualcosa di positivo per il tuo cervello.

  • Hortense le Gentil (2019). Aligned: Connecting Your True Self with the Leader You’re Meant to Be. Page Two Books
  • Lucy Jo Palladino (2007). Find your focus zone: an effective new plan to defeat distraction and overload. Free Press, New York

One thought on “Staccare la spina per ricaricare il cervello

  1. Grazie per l’interessante articolo!
    Anche io mi rendo conto che siamo iperstimolati dall’esterno e che cerchiamo di mantenere dei livelli insostenibili a volte. La cosa preoccupante è che spesso non ce ne accorgiamo!
    Quando però sento di aver raggiunto il limite, mi concedo il lusso (o la necessità) di staccare la spina, magari prendendomi una pausa di qualche giorno.
    Quando non posso per vari motivi, anche io cerco di praticare la mindfullness, che ho scoperto essere molto utile per concentrarsi sul presente ed evitare l’iperesposizione agli stimoli esterni.
    Grazie mille,
    Dario

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