Workaholism
Se ti capita frequentemente di sentirti eccessivamente coinvolto nel tuo lavoro, leggi questo articolo.
Cerchi compulsivamente di sentirti produttivo?
Hai appena finito un compito e la tua mente è già passata al prossimo?
Lavori duro per cancellare gli impegni dalla tua lista di cose da fare per poi riempirla di nuovo velocemente?
Stai lavorando a qualcosa ma la tua mente è già rivolta al prossimo compito?
La ricerca dimostra che tale approccio, non importa quanto possa sembrare “produttivo”, in realtà ti sta danneggiando.
Il workaholism ti rende meno produttivo
La dipendenza dal lavoro, a differenza delle dipendenze che coinvolgono alcol o altre sostanze, viene premiata dalla nostra cultura (con promozioni, bonus, lodi, riconoscimenti e così via) ed è quindi considerata una buona cosa.
Tuttavia, ciò che non realizziamo, è che il workaholism ha un effetto negativo a lungo termine non solo sul nostro benessere ma anche sulla nostra produttività.
Pochi di noi in realtà considerano il costo del workaholism, ma la ricerca lo dimostra:
- Danneggia la tua salute fisica ed emotiva e il tuo benessere
- Porta a 120.000 morti all’anno
- Raddoppia il rischio di depressione e ansia
- Riduce la tua produttività e diminuisce le prestazioni
- Aumenta i problemi di sonno che riducono ulteriormente la tua produttività e le prestazioni
- Riduce la tua capacità di atutenzione
- Ha un impatto negativo su tutti coloro che ti circondano, danneggiando il tuo lavoro, le relazioni sociali, nonché la salute della tua famiglia
Perché siamo stati orientati ad un approccio così frenetico alla produttività?
Perché una delle principali ed attuali teorie del successo è che, per avere successo ed essere felici, è necessario concentrarsi sul futuro.
La gente pensa che il successo richieda sacrifici estremi nel presente come posporre la felicità, sopportare sentimenti negativi o tollerare uno stress tremendo perché l’esito finale ne varrà la pena.
A causa di smartphone e e-mail, il 70% delle persone dorme con il telefono accanto al letto; i confini tra il lavoro e le nostre vite personali sono più sfocati che mai.
Molte persone si portano il lavoro a casa e in vacanza, di conseguenza, lo stress consuma i tempi di recupero.
Sabine Sonnentag, professore all’Università di Mannheim in Germania, ha scoperto che le persone che non sanno staccarsi dal lavoro durante il loro periodo di riposo hanno maggiori probabilità di incorrere in periodi di “esaurimento” nel corso dell’anno e sono meno resilienti di fronte a condizioni di lavoro stressanti.
Essere più produttivi staccando dal lavoro
S. Sonnentag ha scoperto che il distacco psicologico dal lavoro è particolarmente difficile quando la pressione lavorativa è alta, e quindi sottolinea quanto sia importante imparare a staccarsi coscientemente dal lavoro quando è molto impegnativo.
La studiosa sostiene che la distanza psicologica dal lavoro è la via di recupero più veloce ed essa conduce anche ad un aumento della produttività.
È dunque bene pianificare il tempo per il recupero e utilizzarlo in modo ottimale.
Secondo tale ricerca, le attività che favorirebbero un maggiore distacco sono: l’esercizio fisico, le passeggiate nella natura e l’assorbimento totale in un hobby non legato al lavoro.
Sabine Sonnentag , Eva J. Mojza , Carmen Binnewies & Annika Scholl 2008. “Being engaged at work and detached at home: A week-level study on work engagement, psychological detachment, and affect”. Journal Work & Stress, Volume 22.