disturbi del sonnoPsicoterapia cognitivo-comportamentale

La Terapia Cognitivo-Comportamentale dell’Insonnia

“Chi soffre di insonnia ha un’unica ossessione, addormentarsi”.

(Le conseguenze dell’amore – 2004)

Il sonno è uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, non possiamo farne a meno ed è fuori dal nostro controllo.

La sua funzione non è solo di riposo, ma di vera e propria sopravvivenza, infatti dormire bene favorisce la funzione immunitaria dell’organismo, la regolazione ormonale ed aiuta il cervello nelle sue funzioni cognitive superiori.

Gli effetti della sua alterazione o della deprivazione si notano subito: si va dalla stanchezza, alla mancanza di concentrazione e i vuoti di memoria, passando per l’umore irritabile.

Nella popolazione femminile la deprivazione di sonno prolungata altera l’ovulazione e peggiora i sintomi della sindrome premestruale. Gli effetti dell’insonnia continuativa non si esauriscono qui e chi ne soffre lo sa bene. L’insonnia è il disturbo del sonno più conosciuto e può manifestarsi in diversi modi: con la difficoltà ad addormentarsi la sera, con risvegli precoci al mattino oppure con sonno leggero e frammentato lungo tutto l’arco della notte, o da una combinazione di queste difficoltà.

Può essere passeggera, è normale infatti passare in bianco la notte prima dell’esame o di un lavoro importante, ma può diventare persistente, fino a durare mesi o anni, ed avere quindi delle conseguenze importanti sulla qualità di vita.

E l’ansia? Qual è il suo ruolo? L’ansia si inserisce all’interno di un circolo vizioso cruciale per l’insonne, che alimenta il cronicizzarsi del disturbo stesso.

Si sviluppa, infatti, una forma di ansia anticipatoria che si presenta prima di andare a dormire legata proprio al timore di passare la notte in bianco e che può portare a difficoltà di addormentamento che alimentano l’ansia stessa!

La Terapia Cognitivo-Comportamentale per l’Insonnia (CBT-I) è mirata alla risoluzione del disturbo, è sicura ed efficace, non ha effetti collaterali e dà risultati sul medio-lungo periodo.

Consiste in un supporto psicologico che ci aiuta a capire come funziona il sonno, quali sono le abitudini migliori da assumere per avere un sonno sano e ristoratore, con l’obiettivo di migliorare la quantità e la qualità del sonno e quindi avere effetti positivi sulla qualità di vita.

La terapia è organizzata in 8 sessioni settimanali della durata di 50 minuti: nelle prime 3 il terapeuta indagherà la vita, le abitudini e i circoli viziosi che mantengono il disturbo. Nelle 5 sessioni successive si interverrà sul problema sia con strategie comportamentali che con interventi cognitivi.

E tu come dormi? Te lo sei mai chiesto?

 

Dott.ssa Iolanda Pisotta

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