Quando si parla di tradimento, il pensiero corre subito all’infedeltà sessuale. Tuttavia, secondo John Gottman, esperto mondiale in relazioni di coppia, il tradimento assume forme molto più sottili ma altrettanto devastanti: la rottura della fiducia, il distacco emotivo, l’indifferenza, i bisogni ignorati e quei piccoli ma continui atti di abbandono che logorano lentamente il legame tra i partner.
Violazione del patto emotivo
Per Gottman, ogni relazione si fonda su un “patto emotivo implicito”: la convinzione che il partner sarà presente, ricettivo e protettivo sul piano affettivo. Quando questo patto viene infranto, anche senza un tradimento fisico, si apre una ferita profonda. Comportamenti come ignorare i bisogni dell’altro, rispondere con sarcasmo, minimizzare i sentimenti o ritirarsi dal dialogo rappresentano “micro-tradimenti” che, nel tempo, erodono l’intimità.
Forme di tradimento emotivo
Ecco alcuni esempi comuni:
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Un partner che, in un momento di vulnerabilità dell’altro, cambia discorso o si distrae con il telefono.
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Un dialogo ripetuto in cui uno cerca connessione e l’altro risponde con freddezza o si chiude.
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Un accumulo di occasioni mancate in cui gesti semplici di conforto o riconoscimento vengono ignorati.
Questi episodi, se trascurati, costruiscono muri emotivi e conducono a una disconnessione che può risultare, secondo Gottman, persino più corrosiva dell’infedeltà fisica.
Le ricerche condotte dai Gottman mostrano che solo l’11% dei tradimenti evolve in una relazione stabile. La motivazione principale non è la ricerca di una nuova storia d’amore, ma una risposta alla solitudine emotiva vissuta all’interno della relazione.![]()
Molte persone tradiscono per sentirsi viste, ascoltate, importanti. Il tradimento diventa così una fuga dalla disconnessione: una risposta disfunzionale a bisogni emotivi insoddisfatti o inespressi.
Il vero significato del tradimento secondo Gottman
Gottman definisce il tradimento come un comportamento in cui una persona agisce per il proprio interesse a discapito del partner. In questo senso, si tratta di un gioco a somma zero: uno vince, l’altro perde. Quando si persegue il benessere individuale ignorando l’impatto sull’altro, si spezza l’equilibrio basato su fiducia, equità e impegno reciproco.
Tradire significa, dunque, mettere sé stessi al centro, disattendendo il patto emotivo che sostiene la relazione. Anche l’evitamento, la chiusura emotiva e il non esserci nei momenti chiave rappresentano forme sottili ma potenti di rottura.
Le tre fasi del lavoro terapeutico secondo il Metodo Gottman
Per affrontare e riparare un tradimento, i Gottman propongono un percorso terapeutico strutturato in tre fasi, fondato su decenni di ricerca scientifica.
Fase 1: Ammenda
La persona che ha tradito è chiamata a prendersi la piena responsabilità delle proprie azioni, senza giustificazioni. Deve esprimere rimorso autentico, riconoscere il dolore causato e mostrare empatia profonda, creando così le condizioni per riaprire un dialogo onesto.
Fase 2: Sintonizzazione e Ricostruzione della Fiducia
Questa fase mira a comprendere e affrontare l’evitamento emotivo che ha portato al tradimento. I partner imparano a:
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Verbalizzare emozioni complesse (paura, rabbia, vergogna, tristezza)
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Ascoltarsi senza mettersi sulla difensiva
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Sintonizzarsi emotivamente, riconoscendo le proprie vulnerabilità e quelle dell’altro
Fase 3: Attaccamento e Rinnovo dell’Impegno
Qui si lavora per ricostruire il legame su basi nuove, attraverso:
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La definizione condivisa di un costo elevato per eventuali nuovi tradimenti
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L’impegno in un’interdipendenza efficace, che consideri sempre il bene della coppia
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Investimenti relazionali concreti: gesti di cura, rituali di connessione, atti di sacrificio reciproco
Conclusione
Per i Gottman, il tradimento non è semplicemente una trasgressione fisica, ma un sintomo di una perdita di connessione emotiva.
Guarire significa molto più che perdonare: richiede consapevolezza, responsabilità, e un impegno attivo nella ricostruzione del legame.
Le coppie che affrontano con coraggio e supporto terapeutico questo processo non tornano semplicemente alla normalità ma possono costruire un legame più solido e autentico, fondato su empatia, ascolto e presenza quotidiana.